Adesso lo posso dire che, intorno ai primi di agosto del 2022, incredibilmente e senza preavviso, mi trovavo ad essere contenta.
Insomma, dai, onestamente la scorsa estate in termini di LOVE tra Alessio Romagnoli e Casale, le dinamiche si erano create e non così apatiche da zero emozione, o palesemente only for hype.

Nessuno scheletro nell’armadio, nessun David Silva con annesso Alessandro Borghese che ribaltava l’esito della trattativa.

Ecco, l’arrivo di Ivan Provedel a me aveva realmente fatto l’effetto della boccata d’aria dopo ore sulla Pontina col climatizzatore rotto in pieno luglio.
Già quando avevo letto le prime indiscrezioni sull’accordo con lo Spezia, io così:
Google cerca Provedel-Lazio …

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE…

Nella vita ciò che conta è il coraggio di dare una sferzata, prendere le certezze e buttarle alle ortiche.
Perché “il coraggio premia gli audaci e mica me”, canta Vasco Rossi.

E questa è la storia di un cambiamento estremo.
Ivan Provedel è nato a Pordenone il 17 marzo 1994.
Assurdo pensare che nel 2009, giocava nel Pordenone sì, ma come attaccante.
Un’ottimo attaccante”.
Dicono di lui.
Uno di quelli che avresti sempre voluto avere in squadra, perché vedeva bene la porta, anzi era un cecchino”.

“I miei nonni sono di origine russa, e mi raccontavano di aver vissuto accanto ad una leggenda del calcio mondiale, faceva il portiere. Solo dopo anni ho capito che si riferivano a Lev Yashin”… Ha raccontato poi Provedel che, in fondo in fondo, non era soddisfatto nel ruolo di centravanti.

Dai, raga’, incredibile.

E tornando all’agosto 2022, intanto fatemi dire che, nonostante fosse assordante il coro che voleva CARNESECCHI -e quando il coro è così pressante alla fine il dubbio lo avevano venire pure a me- andavo comunque blaterando che era un desiderio sbagliato, sbagliatissimo.

Insomma, parliamone; c’è sempre un po’ quella tendenza allo scetticismo, soprattutto nei confronti di un calciatore che costa 2 mln appena per carità e faceva il centravanti per reinventarsi portiere.

Quando poi la stampa ti indirizza verso una preferenza iniziale – KEPA-CARNESECCHI-VICARIO-, quella rimane la preferenza fino all’ultimo e qualunque cosa accada nel mezzo freganamazza.

In un determinato momento tutti pensavamo a Vicario “che stava in viaggio per la capitale con tanto di pigiamino di flanella e spazzolino da denti“.
Le cose sono cambiate in modo netto e lampante.
La priorità fu il giovanissimo Maximiano e per un po’ nulla più.

Nulla. Zero. Intorno alla questione portieri il vuoto esistenziale.
Sempre in forza di quell’interesse iniziale mostrato un po’ per uno, un po’ per l’altro e rimasto sempre nell’ambito di 3 nomi specifici (Kepa, Carnesecchi, Vicario) e la maggior parte dei giornali che si ostinavano a parlare di imminenti trattative, personalmente mi faceva l’effetto folata di gelo al circolo polare.

Insomma, mi è capitato di commentare che Provedel sembrava la pista più ovvia, la più coerente.

Tirando le somme pensavo che i presupposti iniziali per una bella avventura in biancoceleste ci fossero tutti.

Poi, ovviamente, il campionato è altro rispetto al contesto del – bono sulla carta – ed è stato il vero banco di prova.

E lui ha superato la prova in modi che in pochi si aspettavano.
Ivan Provedel miglior portiere della Serie A 2022/2023. 37 presenze finora in campionato e 20 clean sheet, negli oltre 3000disputati. Per il classe94 biancoceleste si tratta del primo riconoscimento assoluto.

Il fatto che non ci si sia abbandonati a facili pollai e baraccumi vari intorno a lui, è già per me motivo di stima.

Ad ogni modo mi ha fatto superare la mancanza di Pep-One Reina.

Ma visti tutti i casini che succedono nel corso di una stagione, toccare ferro era d’obbligo.

Oggi, però, possiamo dire che mai paraculata fu più grande; virare così de botto, chiudere l’affare con lo Spezia per 2 milioni di euro più 300mila di bonus .
Altro che Vicario, KEPA, Carnesecchi.

Finalmente tutti sanno che è il migliore.
Il miglior portiere della Serie A, bella pe’ te Ivan…

Baci baci, Xoxo.

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